A un anno dalla morte dello stilista, la successione resta aperta
A un anno dalla scomparsa di Roberto Cavalli, icona della moda italiana, la sua eredità continua a far discutere. Il testamento, depositato il 29 novembre 2023 presso il notaio Mario Buzio, assegna in parti uguali il patrimonio ai sei figli e all’ultima compagna, la modella svedese Sandra Nilsson.
Gli eredi, che vanno dal primogenito Tommaso (57 anni) al piccolo Giorgio (2 anni), devono ora affrontare una procedura complessa, caratterizzata dall’accettazione con beneficio d’inventario, utile a proteggere il loro patrimonio personale in caso di debiti del defunto.
Un patrimonio tra ville, yacht e opere d’arte
Nel lascito figurano beni di grande valore:
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La villa di 60 stanze sulle colline di Firenze, già in comproprietà tra gli eredi.
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Lo yacht Freedom, acquistato nel 2018 per 15 milioni di euro.
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Magazzini e laboratori a Bagno a Ripoli (Firenze).
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Terreni e opere d’arte, tra cui dipinti del Trecento senese.
Oltre agli immobili, si parla di una notevole liquidità, proveniente in gran parte dalla vendita della maison Cavalli nel 2015 per circa 230 milioni di euro.
L’incognita dei debiti
Secondo indiscrezioni, il patrimonio complessivo di Roberto Cavalli sarebbe compreso tra i 200 e i 400 milioni di euro. Tuttavia, resta da chiarire la quantità dei debiti lasciati. Il notaio Riccardo Cambi ha invitato i creditori a dichiararsi entro il 15 ottobre 2025.
Questa fase è cruciale per determinare il valore netto dell’eredità e per la ripartizione definitiva dei beni tra gli eredi.
Una famiglia unita nella gestione dell’eredità
Nonostante la complessità della situazione, il figlio maggiore Tommaso Cavalli ha dichiarato che la famiglia è “compatta e allineata”, senza dissidi interni.
La gestione ordinata della successione consentirà di preservare il valore di un patrimonio costruito in decenni di creatività e successi internazionali, simbolo del lusso Made in Italy.