Riforma parrucchieri ed estetiste 2025: esame di abilitazione

Riforma parrucchieri ed estetiste 2025: esame di abilitazione, nuove figure professionali e sanzioni più severe

Introduzione

Nel 2025 il settore della bellezza in Italia potrebbe vivere una trasformazione storica grazie alla riforma proposta dal senatore Renato Ancorotti (Fratelli d’Italia). Il disegno di legge, composto da 13 articoli, mira a ridisegnare il comparto dell’estetica e dell’hairstyle, includendo nuove figure professionali, percorsi formativi aggiornati, un esame di abilitazione obbligatorio e sanzioni più severe per chi esercita senza requisiti.
Un intervento che, se approvato, toccherà migliaia di parrucchieri, estetisti, onicotecnici e make-up artist in tutta Italia.


Definizione dell’attività estetica

La riforma parte da una ridefinizione dei confini della professione estetica. Non si parla più soltanto di trattamenti tradizionali per il benessere della pelle e dei capelli, ma si amplia l’elenco delle prestazioni autorizzate.
Tra le novità rientrano:

  • Dermopigmentazione: trucco permanente e camouflage di cicatrici.
  • Trattamenti con apparecchi elettromeccanici ad uso estetico, sempre con finalità di benessere.
  • Servizi specifici per il miglioramento estetico delle unghie, ciglia e sopracciglia.

Questa nuova definizione consentirà agli operatori del settore di ampliare la gamma di servizi offerti, con un riconoscimento ufficiale di competenze già richieste dal mercato.


Nuove figure professionali

Il testo introduce due nuove figure ufficialmente riconosciute:

  1. Onicotecnico – specializzato nella cura, trattamento e ricostruzione delle unghie.
  2. Truccatore tecnico – professionista dedicato a ciglia, sopracciglia, extension, laminazione e make-up avanzato.

Ognuna di queste figure dovrà seguire un corso di formazione regionale della durata minima di 600 ore. Il riconoscimento normativo permetterà di avere standard di qualità più alti e di tutelare sia i clienti che i professionisti.


Formazione ed esame di abilitazione

Uno dei punti più rilevanti della riforma riguarda la formazione. Non sarà più sufficiente ottenere una semplice qualifica professionale:

  • Sarà obbligatorio superare un esame di abilitazione per esercitare la professione di estetista o parrucchiere.
  • I percorsi formativi potranno essere biennali o triennali, per un totale di almeno 900 ore.
  • In alternativa, si potrà accedere all’esame dopo 1 anno di esperienza qualificata a tempo pieno o dopo 3 anni di lavoro come dipendente, socio o collaboratore familiare.

Questa misura intende alzare l’asticella della professionalità, riducendo l’abusivismo e garantendo maggiore sicurezza ai consumatori.

Materie di studio aggiornate

I corsi regionali dovranno includere nuove materie, come:

  • cosmetologia e chimica;
  • fisiologia e anatomia dell’apparato locomotore e circolatorio;
  • utilizzo di apparecchi elettromeccanici;
  • basi di marketing e gestione del cliente.

Questa scelta riflette l’evoluzione del settore, dove la competenza tecnica si unisce a capacità comunicative e gestionali.


Sanzioni più severe

Il ddl Ancorotti prevede un inasprimento delle multe per chi esercita abusivamente:

  • da 5.000 a 50.000 euro per attività senza requisiti (oggi 500-2.000 euro);
  • da 3.000 a 10.000 euro per mancanza di requisiti parziali (oggi 250-5.000 euro).

In caso di esercizio abusivo, oltre alla sanzione economica, potrà essere disposta la sospensione dell’attività da 1 a 2 anni, con eventuale apertura di procedimenti penali per danni alla persona.


Affitto della poltrona nei saloni

La riforma introduce il diritto alla poltrona, ossia la possibilità di affittare una postazione o una cabina all’interno di un salone di parrucchiere o centro estetico.
Questo sistema, già diffuso all’estero, permetterà a professionisti autonomi di operare legalmente in spazi condivisi, favorendo flessibilità e riduzione dei costi di avvio.


Il peso economico del settore bellezza

Secondo i dati Infocamere:

  • In Italia ci sono oltre 42.000 imprese di estetica, con una media di 2,1 addetti per azienda.
  • I parrucchieri e barbieri sono più di 100.000, rappresentando oltre la metà dei servizi alla persona.
  • Il fatturato complessivo supera 7,3 miliardi di euro l’anno.

Il senatore Ancorotti ha sottolineato che il settore della bellezza occupa il secondo posto per numero di lavoratori in Italia, subito dopo l’edilizia. Inoltre, l’export di cosmetici verso gli Stati Uniti vale 1,15 miliardi di euro.


Conclusioni

La riforma parrucchieri ed estetiste 2025 potrebbe segnare una svolta epocale per il comparto beauty italiano.
Con l’introduzione di nuove figure professionali, un esame di abilitazione obbligatorio, corsi formativi aggiornati e sanzioni più severe contro l’abusivismo, l’obiettivo è elevare la qualità e la sicurezza dei servizi, proteggendo sia i clienti che i professionisti.
Se approvata, questa legge porterà il settore verso standard europei più elevati, garantendo al tempo stesso nuove opportunità di crescita e sviluppo.

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