Il mondo dei parrucchieri e delle estetiste in Italia potrebbe presto cambiare radicalmente. Un disegno di legge firmato dal senatore Renato Ancorotti di Fratelli d’Italia propone una vera e propria riforma del comparto, con l’introduzione di esami di abilitazione, corsi di formazione mirati e un inasprimento delle sanzioni per chi esercita senza i requisiti richiesti.
Questa proposta legislativa nasce dalla necessità di aggiornare una normativa ormai datata (l’ultima legge risale al 2005) e di regolamentare le numerose novità introdotte nel settore negli ultimi vent’anni, come nuove specializzazioni e figure professionali emergenti.
Formazione e qualifiche per parrucchieri ed estetiste
Oggi l’attività di estetista e hair stylist comprende una vasta gamma di prestazioni:
- Ricostruzione unghie
- Trattamenti make-up
- Tecniche di epilazione
- Trattamenti per ciglia e sopracciglia
- Dermopigmentazione e trucco permanente
Tutte queste attività richiedono competenze specifiche e l’uso di apparecchiature elettroniche e strumenti professionali.
Il disegno di legge Ancorotti mira a riconoscere distintamente due nuovi profili professionali:
- Onicotecnico, specializzato nella cura e ricostruzione delle unghie
- Truccatore tecnico e specialista in trattamenti per ciglia e sopracciglia
Per entrambe le categorie sarà necessario frequentare un corso regionale di almeno 600 ore e sostenere un esame di abilitazione che certifichi le competenze acquisite.
Chi può accedere all’abilitazione
L’accesso all’esame di abilitazione sarà possibile anche per chi ha già maturato esperienze professionali:
- Chi ha completato un percorso biennale o triennale di 900 ore può accedere all’abilitazione anche attraverso un anno di lavoro a tempo pieno presso un’impresa del settore.
- Chi ha lavorato per tre anni come dipendente, collaboratore familiare, socio lavoratore o titolare in un’impresa di estetista potrà comunque sostenere l’esame.
- Gli apprendisti, dopo un anno di contratto, potranno partecipare ai corsi di formazione e accedere all’esame.
Questi percorsi prevedono materie approfondite come cosmetologia e chimica, fisiologia e anatomia dell’apparato locomotore e circolatorio, utilizzo di apparecchi elettromeccanici per uso estetico ed elementi di marketing per la gestione del salone.
La riforma dei percorsi professionali
La riforma non si limita all’introduzione di nuovi corsi. Punta anche a regolamentare e valorizzare le competenze degli operatori del settore, distinguendo nettamente tra professionisti abilitati e praticanti non qualificati.
Secondo il senatore Ancorotti, il settore della bellezza è cresciuto molto negli ultimi vent’anni, introducendo nuove specializzazioni e strumenti tecnologici che rendono indispensabile una regolamentazione chiara. In particolare, il riconoscimento ufficiale di figure come onicotecnici e tecnici del make-up consentirà di aumentare la professionalità e la sicurezza dei servizi offerti ai clienti.
Sanzioni più severe per attività abusive
Uno dei punti centrali del disegno di legge riguarda l’inasprimento delle sanzioni per chi esercita senza i requisiti. Attualmente le multe per attività abusive vanno da 500 a 2.000 euro, mentre la proposta prevede:
- Multe tra 5.000 e 50.000 euro per chi esercita senza abilitazione
- Sanzioni pecuniarie da 3.000 a 10.000 euro per trattamenti estetici eseguiti senza qualifica
Inoltre, il ddl propone la possibilità di sospendere l’attività per un periodo da 1 a 2 anni, assicurando un controllo più rigoroso sulle imprese e proteggendo i clienti da pratiche non sicure.
L’impatto sulla professione di hair stylist
Se approvata, la riforma cambierà profondamente il panorama per i parrucchieri. L’introduzione di un esame di abilitazione rappresenta una novità storica, che garantirà :
- Maggiore riconoscimento professionale
- Miglioramento della formazione e delle competenze
- Sicurezza e standard qualitativi uniformi su tutto il territorio nazionale
Gli hairstylist che completano il percorso formativo potranno vantare un titolo certificato riconosciuto a livello nazionale, aumentando la fiducia dei clienti e migliorando la competitività del settore.
L’importanza della formazione continua
Oltre all’esame di abilitazione, il disegno di legge incentiva la formazione continua. Le materie previste nei corsi includono:
- Tecniche di cosmetologia avanzata
- Chimica applicata ai prodotti estetici
- Anatomia e fisiologia per garantire trattamenti sicuri
- Uso corretto di macchinari ed elettromeccanici per la cura della pelle e dei capelli
Questi percorsi permettono di mantenere aggiornate le competenze e di adeguarsi alle innovazioni tecnologiche e alle nuove tendenze del mercato.
Il settore dell’estetica e della bellezza in Italia
Secondo gli ultimi dati ISTAT e Infocamere:
- Le imprese di estetica in Italia superano le 42.000 unità , prevalentemente di piccole dimensioni
- I parrucchieri e barbieri superano le 100.000 attività , con oltre 7,3 miliardi di euro di fatturato annuo
- Il settore della bellezza è uno dei pochi comparti in crescita costante, con una forte richiesta di professionisti qualificati
La riforma, quindi, non solo tutela i consumatori, ma punta a regolamentare un settore economico rilevante per il paese.
Conclusioni
La proposta di legge di Fratelli d’Italia rappresenta un passo importante per il settore dei parrucchieri e delle estetiste. L’introduzione di un esame di abilitazione, nuovi profili professionali e sanzioni più severe per le attività abusive mira a garantire:
- Maggiore professionalitÃ
- Sicurezza per i clienti
- Standard uniformi su tutto il territorio nazionale
Per chi vuole intraprendere la carriera di hair stylist o estetista, il messaggio è chiaro: la formazione e la qualificazione non sono più opzionali, ma diventano requisiti indispensabili per operare in un mercato sempre più competitivo e regolamentato.