Milan, Allegri: "Contento del mese di lavoro, ora viene il bello e serve attenzione. Modric doveva giocare meno

Autogol, svarioni ed espulsioni: Modric non basta, il Milan affonda in casa Chelsea

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Finisce 4-1 dopo un avvio horror dei rossoneri: Blues sul 2-0 dopo otto minuti, poi il rosso a Coubis (18′) complica ulteriormente i piani, anche se il Diavolo mostra le cose migliori proprio in inferiorità numerica. Di Fofana il gol della bandiera

Dal nostro inviato Andrea Ramazzotti

10 agosto 2025 (modifica alle 19:29) – LONDRA

Chelsea's Brazilian striker #20 Joao Pedro scores the team's second goal during the pre-season friendly football match between Chelsea and AC Milan at Stamford Bridge in London on August 10, 2025. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP)

Il secondo gol inglese firmato da Joao Pedro. Afp

Il Chelsea campione del mondo non è il Leeds neo promosso in Premier League. La differenza schiacciante tra le due formazioni inglesi il Milan, incompleto e a corto di difensori, la prova sulla sua pelle. Il tutto complice anche il pomeriggio da incubo di Andrei Coubis, difensore centrale classe 2003 in forza a Milan Futuro, che condiziona il match con l’autorete dell’1-0 e un rosso, quando il punteggio è già 2-0 per i Blues. Allegri lo aveva mandato in campo perché ieri era stato venduto Thiaw e ancora un sostituto non c’è. Insomma, l’ex allenatore della Juventus ha cercato di arrangiarsi, di nascondere le lacune, ma contro la formazione di Maresca, che in avanti ha Pedro Neto, Joao Pedro e Gittens, era impossibile. Quando poi i rossoneri sono andati sotto di un uomo, la missione è diventata impossibile. La giornata comunque regala al Diavolo anche qualche buona notizia: prima di tutto l’esordio di Luka Modric, entrato a inizio ripresa al posto di Ricci e non titolare come ipotizzato alla vigilia. Senza strafare il croato dà ordine alla manovra e arriva anche al tiro. Un assaggio promettente. Bene anche Saelemaekers che, stavolta utilizzato a sinistra, è forse quello che ci crede di più. E poi Leao: lo ripetiamo, non è un centravanti, ma quando può attaccare la profondità, sa fare male anche da prima punta.

Ardon Jashari si presenta ai tifosi rossoneri: il arriva al Milan a 23 anni dopo un anno al Club Brugge.

inizio terribile

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Che il pomeriggio sarebbe stato complicato il Milan lo capisce immediatamente, con l’autorete di Coubis su punizione tagliata (ma neppure troppo “velenosa”) di James. Il giovane rossonero, nel cuore della zona disegnata da Allegri, non è reattivo e la palla gli sbatte su una tibia prima di terminare alle spalle di Maignan. Due minuti più tardi il raddoppio dei Blues con il colpo di testa vincente di Joao Pedro (male Tomori) su assist di Pedro Neto, lasciato troppo libero di crossare da Bartesaghi.

Il Chelsea domina perché tecnicamente è superiore e in più ha la spinta della sua gente che nel prepartita ha festeggiato la vittoria della Conference League e del Mondiale per club. Maignan e compagni non trovano le contromisure e stavolta il “doppio modulo” a seconda della fase non dà i risultati sperati perché il 5-4-1 va in difficoltà contro l’ampiezza che Pedro Neto e Gittens garantiscono grazie alle loro accelerazioni, mentre in attacco il 4-4-1-1 (o raramente 4-2-3-1), con Loftus un passo dietro a Leao, non punge. Rispetto all’amichevole di ieri contro il Leeds, la differenza la fanno la caratura dell’avversario e il costante affanno del Milan sulle fasce.

Il primo squillo rossonero al 17′ con una conclusione di Saelemaekers respinta da Sanchez e il successivo tap in di testa di Leao alto. Allegri prova a invertire Coubis e Terracciano, ma pochi secondi dopo la mossa, su un rinvio dal fondo di Sanchez, Coubis si fa trovare uno contro uno a metà campo con Joao Pedro, più veloce.

Il difensore fa rimbalzare il pallone e il numero 20 dei Blues gli sfugge. La trattenuta è fatale al rossonero: cartellino rosso diretto e Milan in dieci.

Il tecnico di Livorno ridisegna la squadra con un 4-4-1 nel quale Musah fa il terzino destro e Loftus l’ala destra che si accentra in fase di possesso. Il match, già impari, diventa ancora più squilibrato con Palmer che su calcio di punizione prima centra il palo sinistro e poi sfiora il destro.

Tracce del Milan? Negli ultimi due minuti con un tiro di Leao messo in angolo da Sanchez e una conclusione alta di Saelemaekers, mentre nel recupero i padroni di casa vanno a un passo dal tris, evitato da una parata di Maignan e una ribattuta di Ricci.

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ecco modric

A inizio ripresa l’esordio in rossonero di Modric che entra al posto di Ricci e si piazza nel cuore del centrocampo per dettare i ritmi.

E proprio il croato su una ripartenza successiva a un calcio d’angolo battuto dal Chelsea arriva alla conclusione costringendo alla parata Sanchez.

Il Milan ha il merito di continuare a giocare nonostante lo svantaggio e Fofana, ben servito da Leao, si divora il 2-1, complice l’involontario ostacolo di Bartesaghi.

A segnare così è il Chelsea con un calcio di rigore di Delap per un ingenuo fallo di Musah su Estevao. Fofana trova il 3-1 su assist di Saelemaekers, ma prima del fischio finale c’è ancora gloria per Delap che firma la doppietta personale e il 4-1.

Punizione pesante per un Diavolo in inferiorità numerica per oltre 70 minuti e capace di mostrare il suo lato migliore quando era sotto di un uomo.

Non tutto nel match di Stamford Bridge è da buttare.

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