AC Milan: Analisi degli insuccessi 2015–2025 e le prospettive future

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Introduzione – Dal passato glorioso al presente difficile

L’AC Milan rappresenta una delle societΓ  calcistiche piΓΉ vincenti e iconiche della storia del calcio mondiale. Fondata nel 1899, la squadra rossonera ha costruito una tradizione fatta di successi internazionali, grandi campioni e momenti leggendari che hanno segnato intere generazioni. Tuttavia, se i decenni precedenti al 2010 hanno visto il club dominare in Italia e in Europa, il periodo compreso tra il 2015 e il 2025 racconta una storia ben diversa: una parabola discendente caratterizzata da errori gestionali, fallimenti sportivi, instabilitΓ  economica e una progressiva perdita d’identitΓ .

AC Milan: Analisi degli insuccessi 2015–2025 e le prospettive future

Questo articolo intende analizzare in profonditΓ  i motivi del declino rossonero negli ultimi dieci anni, confrontandoli con l’epoca d’oro del club, per poi proiettarsi verso il futuro e comprendere quali strategie possano riportare il Milan a competere stabilmente ai massimi livelli.


AC Milan nell’epoca d’oro (1989–2007)

AC Milan: Analisi degli insuccessi 2015–2025 e le prospettive future

I grandi successi europei

Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio del nuovo millennio, il Milan Γ¨ stato sinonimo di eccellenza assoluta. Guidato da allenatori leggendari come Arrigo Sacchi e Carlo Ancelotti, il club ha vinto numerose Champions League, affermandosi come modello calcistico in Europa.

  • 1989: Coppa dei Campioni con un calcio totale e rivoluzionario.
  • 1990: Riconferma in Europa, consolidando il dominio rossonero.
  • 1994: Vittoria schiacciante contro il Barcellona di Cruijff (4-0), considerata una delle partite piΓΉ perfette della storia.
  • 2003 e 2007: Le Champions dell’era Ancelotti, con protagonisti come Maldini, KakΓ‘, Shevchenko e Pirlo.

I campioni che hanno fatto la storia

L’AC Milan di quell’epoca non era solo una squadra vincente, ma una collezione di fuoriclasse:

  • Franco Baresi e Paolo Maldini, simboli della difesa rossonera.
  • Marco van Basten, Ruud Gullit e Frank Rijkaard, il trio olandese che cambiΓ² la storia.
  • In seguito, stelle come KakΓ‘, Shevchenko, Pirlo, Seedorf, Nesta e Inzaghi.

Questi campioni non solo garantivano vittorie, ma contribuivano a creare un’identitΓ  fortissima, riconosciuta e temuta in tutto il mondo.

Il modello Berlusconi e Sacchi/Ancelotti

AC Milan: Analisi degli insuccessi 2015–2025 e le prospettive future

Il segreto del successo milanista era anche legato alla visione di Silvio Berlusconi, che investΓ¬ risorse immense trasformando il club in una potenza globale. L’organizzazione societaria, unita alla genialitΓ  tattica di allenatori come Sacchi e Ancelotti, rese il Milan un laboratorio calcistico innovativo.

Questo passato glorioso funge da contrappunto per comprendere meglio le difficoltΓ  del presente: quanto piΓΉ luminoso Γ¨ stato il passato, tanto piΓΉ doloroso appare il declino.

Gli insuccessi dal 2015 al 2025

Il declino post-2011

Dopo l’ultimo Scudetto vinto nel 2011 con Massimiliano Allegri in panchina, l’AC Milan ha iniziato una fase discendente. Le cessioni di campioni come Thiago Silva e Zlatan IbrahimoviΔ‡ al Paris Saint-Germain nel 2012 hanno rappresentato un punto di non ritorno. Senza una guida tecnica stabile e senza campioni di pari livello, il club ha perso progressivamente competitivitΓ .

Nel periodo 2015–2025, questa tendenza si Γ¨ accentuata: poche qualificazioni in Champions League, piazzamenti mediocri in campionato e un’identitΓ  di gioco spesso confusa.


Una gestione dirigenziale confusa

La cessione a investitori stranieri

Il Milan ha vissuto anni di grande incertezza societaria. La fine dell’era Berlusconi, con la cessione del club a Yonghong Li nel 2017, ha portato piΓΉ dubbi che certezze. L’imprenditore cinese, infatti, non ha saputo garantire stabilitΓ  economica, accumulando debiti e costringendo la UEFA a monitorare attentamente le finanze del club.

Il periodo cinese e le difficoltΓ  finanziarie

L’avventura cinese si Γ¨ rivelata un fallimento clamoroso: promesse di grandi investimenti non mantenute, acquisti discutibili e bilanci in rosso. Questo ha portato il Milan a essere escluso dalle competizioni europee in piΓΉ di un’occasione, per violazioni del Fair Play Finanziario.

L’era Elliott e la stabilizzazione economica

Nel 2018 il fondo Elliott Management ha preso il controllo del club, iniziando un’opera di risanamento. Se dal punto di vista finanziario la gestione ha portato equilibrio, dal punto di vista sportivo i risultati sono stati altalenanti. Solo lo Scudetto del 2022 ha rappresentato una parentesi luminosa in un decennio complesso.


I fallimenti sportivi stagione per stagione (2015–2025)

I mancati piazzamenti in Champions

Uno degli indicatori piΓΉ chiari del declino rossonero Γ¨ stata la difficoltΓ  nel tornare stabilmente in Champions League. Dal 2014 al 2021 il Milan Γ¨ rimasto spesso fuori dalla massima competizione europea, un’assenza dolorosa per un club che ne ha vinti 7 trofei nella sua storia.

I cambi di allenatore continui

Il Milan ha bruciato allenatori in rapida successione:

  • Filippo Inzaghi (2014-2015) – inesperienza e risultati deludenti.
  • Sinisa Mihajlovic (2015-2016) – esonerato nonostante un progetto in costruzione.
  • Cristian Brocchi (2016) – scelta transitoria, senza successo.
  • Vincenzo Montella (2016-2017) – vince la Supercoppa Italiana ma non convince.
  • Gennaro Gattuso (2017-2019) – cuore e grinta, ma piazzamenti insufficienti.
  • Marco Giampaolo (2019) – esperienza fallimentare e brevissima.
  • Stefano Pioli (2019–2025) – stabilitΓ  relativa, culminata con lo Scudetto 2022 ma anche con eliminazioni europee cocenti.

Il mercato tra flop e poche stelle

Il mercato Γ¨ stato uno dei talloni d’Achille principali. Alcuni esempi di flop clamorosi:

  • Carlos Bacca, AndrΓ© Silva, Piatek, PaquetΓ‘: acquisti costosi che non hanno rispettato le aspettative.
  • Investimenti mal distribuiti, senza una vera strategia a lungo termine.
  • Poche eccezioni positive come Donnarumma, LeΓ£o, Theo Hernandez e Tonali (poi ceduto).

Mercato e trasferimenti: piΓΉ errori che successi

La politica dei trasferimenti post-Berlusconi

Dopo la fine dell’era Berlusconi, il Milan ha perso la capacitΓ  di attrarre campioni di livello mondiale. Mentre in passato arrivavano fuoriclasse come KakΓ‘, Shevchenko o Ronaldinho, nel periodo 2015–2025 il club ha spesso puntato su scommesse o giocatori di seconda fascia, senza una strategia coerente.

Il risultato? Centinaia di milioni spesi, pochi risultati concreti e numerosi flop.


I grandi flop di mercato

AndrΓ© Silva e i 38 milioni β€œbruciati”

Nel 2017 il Milan spese una cifra enorme per il giovane attaccante portoghese AndrΓ© Silva. Le aspettative erano altissime, ma il rendimento fu disastroso: pochi gol e un immediato prestito all’estero.

Piatek: meteora da 35 milioni

Krzysztof Piatek, arrivato dal Genoa nel 2019 dopo una prima parte di stagione straordinaria, sembrava il nuovo bomber rossonero. Dopo qualche mese di gloria, il suo rendimento crollΓ², trasformandolo in un pesante flop economico.

PaquetΓ‘: il β€œnuovo KakÑ” che non ha brillato

Pagato circa 35 milioni, Lucas PaquetΓ‘ veniva considerato l’erede naturale di KakΓ‘. Tuttavia, tra pressioni e difficoltΓ  di adattamento, non Γ¨ mai esploso in rossonero.

Altri acquisti deludenti

  • Carlos Bacca – numeri discreti, ma mai decisivo nei momenti chiave.
  • Mateo Musacchio – difensore arrivato per rinforzare la retroguardia, ma falcidiato dagli infortuni.
  • Hakan Γ‡alhanoğlu – talento discontinuo, esploso soltanto dopo il passaggio all’Inter.

Le poche eccezioni positive

Nonostante i numerosi errori, alcuni acquisti hanno rappresentato veri colpi vincenti:

  • Gianluigi Donnarumma (dal vivaio, poi venduto a zero al PSG) – uno dei migliori portieri al mondo.
  • Theo Hernandez (dal Real Madrid) – diventato una delle colonne del Milan moderno.
  • Rafael LeΓ£o – acquistato dal Lille, oggi simbolo della rinascita.
  • Sandro Tonali – talento italiano, poi ceduto al Newcastle per esigenze di bilancio.

Questi giocatori hanno dimostrato che, con una visione chiara, il Milan puΓ² ancora individuare campioni, ma troppo spesso le scelte non sono state coerenti con un progetto di lungo termine.


Confronto con Inter, Juventus e Napoli

Mentre il Milan sprecava risorse, le rivali hanno investito meglio:

  • Inter – colpi come Lukaku, Barella e Lautaro Martinez hanno rilanciato il club.
  • Juventus – pur con errori, ha mantenuto la leadership in Italia fino al 2020 grazie a campioni come Cristiano Ronaldo.
  • Napoli – ha costruito con intelligenza la squadra che vincerΓ  lo Scudetto nel 2023, grazie a Osimhen, Kvaratskhelia e Lobotka.

Il confronto evidenzia quanto il Milan abbia pagato la mancanza di una strategia chiara: mentre le rivali costruivano cicli vincenti, i rossoneri cambiavano dirigenti, allenatori e giocatori senza continuitΓ .


Gli allenatori: instabilitΓ  e mancanza di visione
Un decennio di panchine ballerine

Uno dei piΓΉ grandi problemi dell’AC Milan tra il 2015 e il 2025 Γ¨ stato il continuo avvicendamento in panchina. Mentre i grandi club europei (come il Real Madrid con Zidane o il Liverpool con Klopp) costruivano cicli lunghi con un tecnico di riferimento, il Milan ha cambiato allenatori quasi ogni stagione, impedendo la nascita di un progetto solido.


Elenco degli allenatori del Milan (2015–2025)
  • Filippo Inzaghi (2014–2015)
    Amato dai tifosi come leggenda rossonera, ma inesperto in panchina. Risultati deludenti e addio immediato.
  • Sinisa Mihajlovic (2015–2016)
    ArrivΓ² con la promessa di dare grinta, ma fu esonerato prima della fine della stagione.
  • Cristian Brocchi (2016)
    Promosso dalla Primavera, scelta transitoria che non diede risultati.
  • Vincenzo Montella (2016–2017)
    PortΓ² la Supercoppa Italiana contro la Juventus, ma in campionato la squadra non decollΓ².
  • Gennaro Gattuso (2017–2019)
    Uomo di cuore e simbolo rossonero. RiportΓ² entusiasmo, ma mancΓ² la qualificazione in Champions.
  • Marco Giampaolo (2019)
    Una delle esperienze piΓΉ fallimentari: durΓ² pochissimi mesi a causa di risultati pessimi.
  • Stefano Pioli (2019–2025)
    Scelto inizialmente come β€œtraghettatore”, riuscΓ¬ a dare stabilitΓ .
    • Punti positivi: lo Scudetto del 2022, il ritorno in Champions dopo anni di assenza.
    • Punti negativi: eliminazioni pesanti in Europa e difficoltΓ  a mantenere continuitΓ .

Conseguenze della mancanza di continuitΓ 
  1. Assenza di identitΓ  tattica – Ogni allenatore portava una filosofia diversa, creando confusione nei giocatori.
  2. Sfiducia della rosa – I continui cambi riducevano la stabilitΓ  psicologica della squadra.
  3. Mercato incoerente – Gli acquisti erano spesso dettati dalle richieste del tecnico di turno, senza una visione comune.

Confronto con le rivali
  • Juventus con Allegri (e per un breve periodo Sarri e Pirlo) ha mantenuto una linea chiara.
  • Inter con Conte e poi Inzaghi ha costruito un ciclo vincente.
  • Napoli ha avuto il coraggio di credere in Spalletti, vincendo lo Scudetto 2023.

Il Milan, invece, ha pagato la fretta e la mancanza di fiducia nei progetti a lungo termine.


Le competizioni europee: un’assenza dolorosa
Il peso della storia

Il Milan Γ¨ una delle squadre piΓΉ vincenti d’Europa, con trionfi leggendari a livello continentale. Tuttavia, tra il 2015 e il 2025, la squadra ha faticato terribilmente a mantenere il suo status europeo.


L’assenza prolungata dalla Champions League

Dopo la stagione 2013–2014, il Milan Γ¨ rimasto fuori dalla Champions League per sette anni consecutivi, un record negativo per la storia del club.

  • Questo ha significato perdite economiche enormi (mancati introiti da diritti TV e sponsor).
  • Inoltre, ha ridotto la capacitΓ  di attrarre campioni di livello mondiale.

Il ritorno in Champions con Stefano Pioli nel 2021 fu un momento di rinascita, ma non bastΓ² a cancellare gli anni di buio.


Le difficoltΓ  in Europa League

Neppure in Europa League il Milan ha brillato. Nonostante sulla carta fosse spesso tra le favorite, i rossoneri hanno collezionato eliminazioni premature:

  • 2017–2018: eliminazione contro l’Arsenal agli ottavi.
  • 2018–2019: fuori giΓ  ai gironi, un’umiliazione storica.
  • 2019–2020: esclusione per questioni di fair play finanziario.

Champions League: tra speranze e crolli

Con il ritorno in Champions dal 2021, il Milan ha vissuto:

  • 2021–2022: eliminazione ai gironi con Liverpool, AtlΓ©tico e Porto.
  • 2022–2023: semifinale storica raggiunta, eliminato dall’Inter (una ferita dolorosa per i tifosi).
  • 2023–2024: nuovamente fuori ai gironi, segno di mancanza di continuitΓ .

L’altalena di risultati ha confermato che il Milan non era piΓΉ competitivo stabilmente ai massimi livelli europei.


L’ombra delle rivali italiane
  • Inter ha raggiunto la finale di Champions nel 2023.
  • Juventus ha disputato due finali (2015 e 2017).
  • Napoli ha toccato i quarti nel 2023, costruendo una nuova credibilitΓ  internazionale.

Il Milan, invece, ha vissuto troppi anni da comparsa.


PerchΓ© il Milan ha faticato in Europa?
  1. Mancanza di rosa all’altezza – poche alternative rispetto alle big europee.
  2. Scelte tattiche conservative – spesso la squadra Γ¨ stata troppo timorosa nei grandi match.
  3. Limiti economici – impossibilitΓ  di competere con club come Manchester City, PSG o Real Madrid.

I tifosi e la societΓ : disillusione e contestazioni

L’anima del Milan: la tifoseria rossonera

Il Milan vanta una delle tifoserie piΓΉ appassionate d’Italia e del mondo. La Curva Sud di San Siro Γ¨ storicamente il cuore pulsante del tifo rossonero, capace di sostenere la squadra nei momenti di gloria e di criticarla duramente nei periodi di crisi.

Tra il 2015 e il 2025, la Curva ha vissuto una vera e propria montagna russa di emozioni: dalla frustrazione per i fallimenti, fino all’entusiasmo ritrovato con lo Scudetto del 2022.


Contestazioni e delusioni

Durante gli anni piΓΉ bui (2015–2019), i tifosi hanno piΓΉ volte contestato:

  • La dirigenza: accusata di mancanza di chiarezza e di strategie a lungo termine.
  • I giocatori: ritenuti privi della grinta necessaria per onorare la maglia.
  • Gli allenatori: cambiati troppo in fretta, senza fiducia e senza continuitΓ .

Le proteste allo stadio e fuori da Milanello hanno dimostrato la rabbia di una tifoseria che non si rassegnava al declino.


Il rapporto con la societΓ 

Il Milan ha attraversato momenti difficili anche a livello societario:

  • La fine dell’era Berlusconi (2017): un trauma per molti tifosi, che vedevano in Silvio Berlusconi il simbolo della grandezza rossonera.
  • La gestione cinese di Yonghong Li (2017–2018): caratterizzata da promesse mancate e gravi difficoltΓ  economiche.
  • Il passaggio al fondo Elliott (2018): piΓΉ stabilitΓ , ma una gestione vista come troppo β€œaziendalista”.
  • L’arrivo di RedBird Capital (2022): nuova speranza di una crescita sostenibile, ma ancora con molti dubbi sulla competitivitΓ  futura.

I tifosi come forza trainante

Nonostante le difficoltΓ , i tifosi del Milan hanno continuato a riempire San Siro:

  • Lo stadio ha mantenuto una delle medie spettatori piΓΉ alte d’Europa.
  • L’atmosfera nelle grandi notti europee ha dimostrato che la passione non Γ¨ mai morta.

Dal malcontento alla speranza

Il punto di svolta Γ¨ stato lo Scudetto del 2022:

  • Dopo 11 anni di attesa, i tifosi hanno invaso Milano per celebrare il ritorno al tricolore.
  • Quell’anno ha riacceso l’orgoglio rossonero e dimostrato che il Milan puΓ² ancora vincere.

Tuttavia, le stagioni successive hanno riportato dubbi e contestazioni, segno che la tifoseria resta vigile e critica verso la dirigenza.

Il futuro dell’AC Milan: speranze, strategie e rischi

Un club alla ricerca di identitΓ 

Dopo un decennio di alti e bassi (2015–2025), il Milan si trova davanti a un bivio storico:

  • Restare una squadra in bilico tra successi sporadici e delusioni.
  • Oppure ritrovare una continuitΓ  vincente degna della sua storia.

Il futuro dipenderΓ  da scelte chiare a livello tecnico, economico e strategico.


Il progetto stadio: una chiave di rilancio

Uno dei temi centrali Γ¨ il nuovo stadio.

  • San Siro Γ¨ mitico, ma obsoleto in termini di ricavi moderni.
  • Il Milan, insieme all’Inter, valuta da anni la costruzione di un impianto di proprietΓ .
  • Con RedBird Capital, il progetto sembra piΓΉ vicino che mai: uno stadio moderno garantirebbe piΓΉ entrate e maggiore competitivitΓ  internazionale.

Il mercato e la politica dei giovani

Il Milan del futuro dovrΓ  trovare equilibrio tra:

  • Investire nei giovani talenti (come fatto con LeΓ£o, Tonali, Theo HernΓ‘ndez).
  • Trattenere i campioni evitando cessioni dolorose.
  • Integrare innesti di esperienza per alzare il livello nei momenti decisivi.

La sfida sarΓ  non ripetere gli errori del passato, dove i mercati erano confusi e senza logica.


La questione allenatore

Il tecnico sarΓ  decisivo per il futuro:

  • Dopo anni di instabilitΓ , serve un progetto tecnico a lungo termine.
  • La lezione del decennio Γ¨ chiara: cambiare allenatori continuamente porta solo discontinuitΓ .
  • Un allenatore moderno, capace di unire tattica e gestione dei giovani, sarΓ  la chiave per tornare stabilmente competitivo.

Le sfide europee

Per tornare grande, il Milan deve riacquistare credibilitΓ  in Europa:

  • Stabilizzarsi in Champions League.
  • Puntare almeno a quarti/semifinali regolari.
  • Tornare a sognare una finale entro i prossimi 5–7 anni.

Solo così il club potrà ricollegarsi alla sua leggenda.


I rischi da evitare

Il futuro del Milan non Γ¨ privo di pericoli:

  1. Gestione finanziaria fragile – senza equilibrio economico, il club rischia di ripetere gli errori dell’era cinese.
  2. Fuga dei talenti – perdere i giocatori simbolo spegnerebbe ogni ambizione.
  3. Competizione interna in Serie A – Inter, Juventus, Napoli e Roma non lasceranno spazi facilmente.
  4. Eccessiva dipendenza dagli introiti UEFA – mancare la Champions anche solo per un anno sarebbe devastante.

Le speranze dei tifosi

Nonostante le difficoltΓ , i tifosi continuano a sognare un Milan dominante come quello di Sacchi, Capello e Ancelotti.

  • La passione non manca.
  • L’entusiasmo puΓ² tornare stabile con risultati concreti.
  • I prossimi anni saranno decisivi per capire se il club riuscirΓ  a consolidarsi ai vertici.

Conclusione

Il decennio 2015–2025 Γ¨ stato segnato da piΓΉ fallimenti che trionfi per l’AC Milan:

  • Gestione instabile.
  • Mercati spesso deludenti.
  • Risultati europei insufficienti.
  • Tifosi delusi, ma sempre presenti.

Eppure, lo Scudetto del 2022 e la semifinale di Champions del 2023 hanno dimostrato che il DNA vincente del Milan non Γ¨ morto.

Il futuro dipenderΓ  dalla capacitΓ  di unire soliditΓ  economica, visione sportiva e continuitΓ  tecnica.
Se il Milan riuscirΓ  a farlo, potrΓ  tornare a scrivere pagine leggendarie.
Se invece cadrΓ  negli stessi errori, rischierΓ  di restare un gigante del passato senza un presente all’altezza.


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